martedì 18 febbraio 2014

Ritorno in sella



Ritorno in sella, 


In una puntata precedente avevo parlato della mia azienda olandese che aveva chiuso i battenti senza preavviso alcuno, cosi convocati in un meeting e comunicato che dal giorno successivo non era piu’ necessaria la bella presenza dei dipendenti agli uffici sino a nuovo ordine. Gli uffici da quell giorno non hanno mai riaperto, a Dicembre e’ stato dichiarato l’ufficiale fallimento.



La mia fortuna ha voluto che dal mese di Gennaio ho ripreso a lavorare nuovamente, presso un’azienda di Den Haag, per noi italiani L’Aia, quindi ha ripreso il mio pellegrinare in bici direzione casa-ufficio-casa. Devo ammettere che questa volta mi e’ andata bene, perche’ innanzitutto sono soltanto 22 km (Leiden -Den Haag) per arrivare in ufficio e ho la fortuna dopo aver pedalato di avere una doccia calda a disposizione, e’ grandioso, cosa potrei chiedere di piu!!! 

Cosa significa recarsi giornalmente in bici in ufficio: analizziamo solo i fattori negative per il momento. Ho letto su alcuni blog che parlavano del fatto che non e’ vero del piovere costante nei Paesi Bassi, non saprei quali siano i termini di paragone adottati in questo caso, ma di certo posso affermare che ci sono settimane intere dove la pioggia non ti abbandona mai, ma proprio mai.  Per esempio la scorsa settimana e’ stato un bagnato ventoso tormento, ed in effetti quello che non ti abbandona mai nell’andare in bici da queste parti e’ il VENTO! Vai in bici la mattina e te lo ritrovi contro, quindi cosa ti vien da pensare? Che al ritorno essendo nella direzione opposta te lo troverai a favore? Mai errore fu piu fatale, in 8 ore che si e’ seduti  in ufficio il vento non se ne sta seduto, decide di modificare la sua rotta in modo tale che al ritorno te lo ritrovi nuovamente a sfavore, cosi da permetterti di poter imprecare I santi che sono rimasti a disposizione. Ma cosa dice il proverbio:  hai voluto la bicicletta, allora pedala!!!! Se poi combiniamo un vento che soffia contro a 60km orari con la pioggia e le basse temperature (3 – 4 gradi) allora vien fuori un mix impari, contro il quale lottare ti viene molto difficile, ma non impossibile. Si pedala piu lentamente, testa bassa e spinta  piu’ intensa con il desiderio di arrivare al calduccio a casa che ti da lo stimolo a non  mollare. E’ in quel momento la mente di suggerisce con forza che il giorno successivo e’ il caso di mollare la bici e di tornare a guidare l’automobilina, cosa che la mattina dopo non accade assolutamente. 
Mattina succesiva dopo una bella dormita si riprendere a pedalare: direzione ufficio.



What doesn’t kill you make you stronger!




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